"ARCHEO-LOCO"


Perché l'ARCHEO-LOCO?

L’idea di fondare un’associazione archeologica a San Cono non è nuova, cercando fra i tanti documenti custoditi nell’archivio della PRO LOCO si trovano interi fascicoli dedicati all’iniziativa di fondare un gruppo archeologico, ciò a dimostrazione del fatto che gli abitanti di questo piccolo centro hanno da sempre nutrito un particolare interesse per le antichità, riuscendo a comprendere che la preservazione del patrimonio archeologico è un valore fondamentale per l’intera comunità. La presenza di diversi siti archeologici a pochi chilometri da San Cono, quali Philosophiana o Monte Bubbonia, hanno giocato sicuramente un ruolo decisivo nella nascita di questo interesse, determinando in molti la curiosità e il desiderio di sapere quali sono state le popolazioni che hanno abitato le nostre terre nei tempi addietro. In molti, spinti da questo interesse, hanno passeggiato fra le rovine dei nostri siti, ma quasi nessuno ha potuto documentarsi su di essi o confrontarsi con un esperto che potesse illustrare i risultati delle ricerche archeologiche. Inoltre andando via da questi luoghi ognuno ha potuto notare l’incuria e lo stato di abbandono in cui essi versano. Da queste premesse nasce all’interno della PRO LOCO un nuovo progetto: la creazione di un’apposita sezione dedicata alla conoscenza, alla fruizione e alla preservazione dei siti archeologici della nostra terra, straordinariamente ricca di testimonianze del passato. Per intraprendere questa nuova strada la PRO LOCO potrà contare sul supporto dei Gruppi Archeologici d’Italia sezione Littorio Villari di Piazza Armerina, costituito nel lontano 1981 e già inserita a pieno titolo nel settore dell’associazionismo archeologico con lo scopo individuare, accertare, tutelare e valorizzare i Beni Culturali e Ambientali. L’associazione condivide pienamente il profilo etico dei Gruppi Archeologici d’Italia e s’impegna a rispettarlo in ognuna delle sue parti.

Il progetto è ispirato a un’idea di fondo, quella di portare l’archeologia alla funzione che ogni scienza possiede: migliorare la conoscenza dell’umanità.  Per troppo tempo questa disciplina è stata intesa come un settore elitario riservato a pochi illuminati, in parte anche a causa delle leggi italiane che hanno scoraggiato la collaborazione dei cittadini. L’obiettivo è quello di proporre l’archeologia come sapere alla portata di tutti, come ricerca delle radici della propria storia, come scienza aperta all’interesse e alla curiosità dei popoli, e non come studio riservato a una nicchia di privilegiati. Ogni cittadino deve imparare a comprendere l’importanza della propria storia e del patrimonio culturale che lo circonda, impegnandosi a preservarlo per tramandarlo alle generazioni future.